Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale il 17 dicembre 2024, la Legge n. 193/2024 introduce una serie di novità rilevanti per diversi settori strategici dell'economia italiana.
L’adozione di questo strumento legislativo - formalmente introdotto dall’art. 47 della legge n. 99 del 23 luglio 2009 ma applicato sporadicamente fino al 2021 - si inserisce nell’ambito delle riforme previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), in linea con le richieste delle istituzioni europee. La legge mira a promuovere lo sviluppo della concorrenza e a garantire la tutela dei consumatori, stimolando la competitività del sistema economico italiano.
Questi interventi sono il frutto di analisi condotte sia a livello europeo che nazionale, con l'obiettivo di rimuovere le barriere normative e strutturali alla libera iniziativa imprenditoriale e garantire un accesso equo ai mercati regolati.
Concessioni autostradali: nuove regole per l'affidamento e la gestione, nonché per la pianificazione degli investimenti
Sono introdotte modifiche significative nella gestione delle concessioni autostradali. Viene introdotto un quadro normativo che impone l’obbligo di procedure ad evidenza pubblica per l’assegnazione delle concessioni, eliminando la possibilità di rinnovo automatico.
L'affidamento diretto è ora ammesso solo in due casi specifici: (i) a favore di società veicolo costituite ai sensi dell’art. 2, comma 2-sexies, del d.l. n. 121/2021, caratterizzate dalla partecipazione pubblica per garantire la continuità del servizio autostradale; (ii) a favore di società in house, in applicazione dell’art. 186, comma 7, del Codice dei Contratti Pubblici, previa valutazione motivata dell’ente concedente, come prescritto dall’art. 7, comma 2, del Codice.
La durata delle concessioni è fissata in 15 anni, salvo deroghe legate alla necessità di garantire il recupero degli investimenti e il ritorno del capitale investito, tenuto altresì conto del tempo necessario ad ammortizzare le eventuali somme corrisposte a titolo di valore di subentro. Sul fronte tariffario, la legge stabilisce nuove regole per la fissazione e l’aggiornamento delle tariffe, oltre a introdurre piani di investimento per la manutenzione straordinaria delle infrastrutture.
Viene introdotto il “Piano Nazionale degli Investimenti Autostradali”, uno strumento di pianificazione decennale, aggiornato ogni due anni, con cui vengono selezionati e classificati gli interventi prioritari in base a quattro criteri: maturità progettuale, impatto sulla sicurezza stradale, sostenibilità del traffico e disponibilità di aree di sosta per il trasporto merci.
Per le aziende concessionarie, ciò comporta l’obbligo di presentare piani economico-finanziari (PEF) aggiornati e soggetti a revisione biennale, con il controllo degli enti concedenti. I concessionari autostradali sono tenuti a trasmettere i dati sugli investimenti, le opere di manutenzione straordinaria e i parametri economici di gestione, con l’obbligo di recepire le eventuali rettifiche richieste dall’ente concedente.
La durata delle concessioni è fissata in 15 anni, salva la possibilità di deroghe, giustificate dall’esigenza di garantire il recupero degli investimenti e il ritorno del capitale investito, con considerazione del tempo necessario per ammortizzare le somme eventualmente corrisposte a titolo di valore di subentro o per finanziare interventi di manutenzione straordinaria previsti nel Piano Nazionale degli Investimenti Autostradali.
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Settore Assicurativo
Con riferimento ai contratti RC Auto e ai dispositivi di telematica assicurativa (cosiddette “scatole nere”), fermo restando il diritto dell’impresa di assicurazione di ottenerne la restituzione, gli assicurati hanno ora diritto di disinstallare, senza oneri, i dispositivi telematici alla scadenza annuale del contratto e di accedere gratuitamente ai dati relativi alla loro condotta di guida (chilometraggio, velocità, orari di utilizzo), in un formato facilmente consultabile.
Le clausole che limitano tali diritti dell’assicurato sono nulle.
Qualora la compagnia assicuratrice utilizzi i dati raccolti dalla scatola nera per calcolare il premio di un nuovo contratto, dovrà corrispondere un importo una tantum di 20 euro al fornitore del servizio telematico che ha installato e gestisce il dispositivo telematico (la cosiddetta scatola nera) presente sul veicolo, sia esso installato in dotazione di fabbrica o su richiesta della Compagnia.
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Shrinkflation
Una delle disposizioni più innovative della legge è la regolamentazione del fenomeno della "shrinkflation", che si verifica quando le aziende riducono la quantità di prodotto in una confezione senza abbassare il prezzo.
La legge impone ai produttori di indicare chiaramente, sul campo visivo principale della confezione, l’avvenuta riduzione della quantità di prodotto con la dicitura: “Questa confezione contiene un prodotto inferiore di X (unità di misura) rispetto alla precedente quantità”. L’obbligo di esposizione della dicitura si applica per un periodo di sei mesi dalla data di immissione in commercio del prodotto con quantitativo ridotto.
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Trasporto Pubblico e NCC
La legge introduce un sistema di controllo rafforzato sulle autorizzazioni relative al trasporto pubblico non di linea e al noleggio con conducente (NCC). La principale novità è l’istituzione di un Registro Unico Nazionale dei Conducenti, accessibile a comuni, province e regioni, con l’obiettivo di garantire trasparenza e controllo sugli operatori del settore.
Le sanzioni sono state inasprite. La mancata iscrizione o la mancata comunicazione di aggiornamenti nel registro comporta sanzioni pecuniarie e la sospensione dell’autorizzazione. Le sanzioni sono applicate anche a chi utilizza veicoli non autorizzati o viola le condizioni di esercizio, con possibilità di revoca della licenza in caso di recidiva.
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Start-up Innovative
La Legge 193/2024 rivede la definizione di start-up innovativa, stabilendo che l’impresa debba essere una micro, piccola o media impresa (PMI) e non possa svolgere come attività prevalente quella di agenzia o consulenza. La permanenza nella sezione speciale del registro delle imprese è estesa da tre a cinque anni, a condizione che si verifichi almeno una delle seguenti condizioni: incremento delle spese in R&S, conclusione di almeno un contratto di sperimentazione con una P.A. ai sensi dell’art. 158 del Codice dei Contratti pubblici, aumento dei ricavi o della forza lavoro, costituzione di una riserva patrimoniale superiore a € 50.000,00, ottenimento di un brevetto.
Inoltre, la permanenza nel registro può essere prolungata per ulteriori quattro anni per le società in fase di "scale-up".
Per incoraggiare gli investimenti in start-up, la legge prevede un incremento della detrazione fiscale dal 50% al 65% a partire dal 2025, ma con condizioni più stringenti: l’investitore non può detenere partecipazioni superiori al 25% del capitale sociale né fornire servizi alla start-up con un fatturato superiore al 25% dell’investimento. Gli investitori istituzionali, come i fondi pensione e i fondi di investimento, dovranno destinare una quota minima dei propri investimenti ai fondi di venture capital: almeno il 5% entro il 2025 e il 10% a partire dal 2026. Questi incentivi mirano a canalizzare maggiori risorse private nel mercato dell’innovazione e favorire la crescita del tessuto imprenditoriale nazionale.
Anche la disciplina degli incubatori certificati subisce modifiche sostanziali. L’attività di accelerazione viene formalmente riconosciuta e distinta dall'incubazione. Gli incubatori certificati saranno iscritti in una sezione speciale del registro delle imprese e saranno soggetti a specifici requisiti di ammissione. Tuttavia, gli incubatori acceleratori non potranno beneficiare di alcune agevolazioni fiscali precedentemente applicate agli incubatori tradizionali.
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Semplificazione amministrativa: nuove regole per gli sportelli SUAP
La legge introduce nuove disposizioni in materia di Sportelli Unici per le Attività Produttive (SUAP). I comuni sono obbligati ad adeguare i propri sistemi informatici alle specifiche tecniche stabilite dal decreto del Ministro delle Imprese e del Made in Italy del 26 settembre 2023. L'adeguamento deve avvenire entro il 30 giugno 2025. In alternativa, i comuni possono delegare la gestione del SUAP alle Camere di Commercio. In caso di inadempimento, i comuni potrebbero subire limitazioni nell’esercizio delle loro funzioni.
Questo intervento mira a semplificare l’interazione tra imprese e pubblica amministrazione, riducendo gli oneri burocratici e standardizzando i processi di gestione delle pratiche. La mancata conformità entro i termini previsti potrebbe comportare limitazioni nelle funzioni dei comuni. In aggiunta, le Camere di Commercio saranno anche coinvolte nelle operazioni di rilevazione di usi commerciali e nella gestione delle informazioni relative ai clienti finali di energia, garantendo una maggiore trasparenza e uniformità delle informazioni.
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Buoni Pasto
La legge stabilisce un tetto massimo del 5% sul valore nominale del buono pasto per le commissioni applicate dalle società emittenti dei buoni pasto agli esercenti. Le disposizioni saranno applicate a partire dall'entrata in vigore della legge per i nuovi contratti, mentre per quelli esistenti si applicheranno dal 1° settembre 2025.
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Tariffe Energetiche e clienti vulnerabili
La legge introduce misure per garantire l’accesso al servizio di tutela graduale per i clienti vulnerabili, come gli over 75 e i beneficiari del bonus sociale e altre categorie potenzialmente individuate da ARERA. Questi soggetti potranno accedere ai servizi di fornitura energetica entro il 30 giugno 2025, garantendo loro condizioni contrattuali più favorevoli e una maggiore tutela contro le fluttuazioni dei prezzi dell’energia.
La sentenza rimette alla Corte Costituzionale la valutazione sull’art. 21-nonies, L. 241/1990, che prevede un termine fisso di 12 mesi per l’annullamento d’ufficio, anche in caso di interessi pubblici primari come la tutela dei beni culturali. L’autotutela sull’attestato di libera circolazione dell'opera che si è scoperto attribuita a Vasari evidenzia la rigidità della norma, che rischia di sacrificare l’interesse pubblico a favore dell’affidamento privato. Attesi sviluppi sulla possibile revisione normativa.
La Prof. Livia Lorenzoni ha tenuto una relazione in materia di responsabilità amministrativa e burocrazia difensiva al VI Convegno nazionale di Contabilità pubblica, su Le politiche pubbliche per gli investimenti tra rischio, incertezza, controlli e responsabilità che si è svolto all'Università Ca’ Foscari di Venezia.