Nonostante il provvedimento fosse “già stato redatto e firmato” al momento della ricezione delle osservazioni procedimentali, l'Amministrazione avrebbe comunque dovuto prenderle in considerazione, avendole ricevute prima del perfezionamento della revoca.
Infatti, ex art. 21-bis l. n. 241/90: “[i]l provvedimento limitativo della sfera giuridica dei privati acquista efficacia nei confronti di ciascun destinatario con la comunicazione allo stesso effettuata […]”.
Risulta pertanto violato l’art. 10, co. 1, lett. b), l. n. 241/90, non avendo l’amministrazione nemmeno invocato l’art. 21-octies l. n. 241/90 o allegato che il provvedimento avesse natura vincolata e che fosse “palese che il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato”.
TAR Lazio, Sez. II-quater, sent. n. 1088/2023, Est. di Nezza
La legge annuale per il mercato e la concorrenza 2024 (legge n. 193/2024): novità, opportunità e sfide per le imprese e i consumatori
La sentenza rimette alla Corte Costituzionale la valutazione sull’art. 21-nonies, L. 241/1990, che prevede un termine fisso di 12 mesi per l’annullamento d’ufficio, anche in caso di interessi pubblici primari come la tutela dei beni culturali. L’autotutela sull’attestato di libera circolazione dell'opera che si è scoperto attribuita a Vasari evidenzia la rigidità della norma, che rischia di sacrificare l’interesse pubblico a favore dell’affidamento privato. Attesi sviluppi sulla possibile revisione normativa.